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NASCONDINO(1:01:00)Il video Nascondino, presentato al Marano Ragazzi Spot Festival, si svolge in un contesto apparentemente semplice, ma carico di significato. In esso, un bambino, spaventato da rumori forti, si rifugia sotto un tavolo, cercando protezione. Questo gesto di nascondersi può essere interpretato come una metafora della vulnerabilità dell’infanzia di fronte a forze esterne incontrollabili. Sebbene i rumori possano sembrare semplici disturbi quotidiani, nel contesto del video, possono essere letti come una rappresentazione simbolica di rumori di guerra. In questa chiave di lettura, il nascondersi del bambino sotto il tavolo diventa un atto di sopravvivenza in risposta alla violenza e alla paura che la guerra porta con sè. I “rumori forti” non sono solo suoni fastidiosi, ma l’eco di conflitti violenti che scuotono il mondo attorno al bambino, un mondo che sembra minacciato da una realtà che lui non può comprendere o controllare. Il tavolo, che solitamente è un oggetto di protezione e familiarità, si trasforma in un rifugio simbolico, ma anche in una barriera che separa il bambino dalla brutalità del mondo esterno. Questo nascondersi non rappresenta solo la ricerca di sicurezza fisica, ma anche un tentativo di isolarsi dalla paura e dalla sofferenza. Se pensato come una metafora della guerra, il video solleva una riflessione profonda sul trauma che i bambini vivono in zone di conflitto. I bambini, la cui infanzia dovrebbe essere sinonimo di gioco e spensieratezza, si trovano a vivere quotidianamente sotto il peso della violenza, dei bombardamenti e delle incertezze che la guerra porta. Il nascondersi del bambino rappresenta la sua risposta a un mondo che lo sovrasta con rumori e paure incontrollabili. Quella che appare come una semplice reazione di rifugio, in realtà, è un atto simbolico di sopravvivenza, un desiderio di trovare una zona sicura in un mondo che sembra essere diventato troppo grande e minaccioso. Il video Nascondino ci invita a riflettere sulla fragilità dell’infanzia e sulla necessità di proteggere i bambini dai traumi della guerra. La scena del bambino che si nasconde sotto il tavolo diventa una rappresentazione potente del bisogno di creare un mondo più sicuro per le nuove generazioni. La guerra, con i suoi rumori e le sue violenze, costringe i bambini a cercare rifugio, ma non dovrebbero mai essere costretti a vivere in un contesto in cui la paura è un compagno quotidiano. Il messaggio del video, quindi, è un richiamo a difendere la pace, a proteggere l’infanzia e a lavorare per un futuro in cui i bambini possano crescere senza dover mai più temere i “rumori” della guerra. |